Nella giornata di venerdì 4 aprile, il Liceo “G. Ricci Curbastro” di Lugo ha ospitato l’undicesima edizione de “La Notte Nazionale del Liceo Classico”, manifestazione nazionale che unisce le comunità dei Licei classici d’Italia, nata da un’idea dell’Istituto “Gulli e Pennisi” di Acireale, in Sicilia, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Oltre trecento i Licei Classici italiani partecipanti all’evento, in contemporanea, ciascuno con proprie autonome attività nei propri istituti; nel Liceo di Lugo l’evento si è protratto dalle ore 18:30 alle 21.
Ognuna delle cinque classi del Liceo Classico lughese ha progettato, organizzato e messo in scena un proprio contributo, frutto di un lavoro sviluppatosi per diverse settimane, mostrandolo agli studenti e ai loro familiari, ai docenti, alla cittadinanza, con la finalità di esprimere la bellezza del corso di studi classico, la sua ricchezza formativa, in grado di fornire agli studenti strumenti strutturati per comprendere la multiforme complessità del reale, maturando un’intelligenza critica e una forma mentis tali da affrontare positivamente qualsiasi successivo percorso formativo e di vita, costituendo i grandi autori classici, greci e latini, nostri contemporanei, e per estensione i loro prosecutori nel tempo, l’essenza della plurimillenaria civiltà occidentale.
In una Aula Magna completamente occupata, introdotti dal dirigente scolastico Giancarlo Frassineti, presentati dal curatore dell’evento Fabio Pagani, gli studenti e i loro insegnanti hanno prodotto i seguenti contributi inerenti la tragedia e la commedia classiche, il mito, la poesia, la prosa:
- piccolo assaggio dello spettacolo realizzato dal Laboratorio di teatro classico del Liceo, dal titolo I fili del Destino, con la regia di Giulia Torelli;
- “La doppia intervista alle donne del Fato”, classe 1^AG, intervista scherzosa a celebri donne del mito e della storia classici, Circe e Calipso, Didone e Cleopatra, recitato e musicato (a cura dei proff. Martina Cavallari e Fabio Pagani);
- “Le declinazioni dell’amore”, classe 2^AG, sulle quattro forme dell’amore, eros, mania, amicizia, filautia, recitato, musicato e cantato, con riferimenti personaggi del mito e autoproduzioni originali di attualità (a cura dei proff. Riccardo Francone e Daniela Iuliano);
- “Ettore e Andromaca: guerra e pace”, classe 3^AC, riflessione sulle atrocità e le sofferenze che comportano le guerre, recitata e cantata, con poesie, discorsi e lettere, dall’incontro e l’addio tra Ettore, Andromaca e il figlio Astianatte (a cura della prof.ssa Daniela Iuliano);
- “Epitrepontes”, classe 5^AC, pièce liberamente tratta dalla commedia di Menandro “Epitepontes (L’arbitrato)”, riflessione sulle responsabilità dell’uomo nei confronti della donna e sulla condizione non paritaria e per certi versi ingiusta di essa in una società maschilista (a cura della prof.ssa Silvia Pullini);
- “All’ombra di Saffo. Tradizione e permanenza di una figura letteraria”, classe 4^AC, con recitazione dei passi più significativi della poetessa greca Saffo, VII-VI sec. a.C., con le più celebri traduzioni poetiche ottocentesche e novecentesche (a cura dei proff. Martina Cavallari e Filippo Zanini);
- lettura e interpretazione finale del frammento “Notturno”, di Saffo.
Palpabile il clima generale festoso, con attività rivelatesi veri prodotti artistici che hanno fortemente emozionato e divertito il numeroso pubblico presente, coniugando profondità e brillantezza, evidenziando una marcata sintonia relazionale tra studenti e loro insegnanti.