Sabato 14 dicembre ha avuto luogo la conclusione della terza edizione del progetto “Che impresa! Come nasce un'idea imprenditoriale, come la sviluppo, come la racconto”, con la presentazione e la premiazione delle idee imprenditoriali innovative prodotte dalle classi 4^Bsa e 4^Csa dell’indirizzo Scientifico opzione Scienze Applicate del Liceo “Ricci Curbastro” di Lugo.
Il progetto, con un pre-work e una settimana di lezioni operative sulla nascita di un’idea imprenditoriale, sull’analisi di mercato, sulla strategia di business, sulla sostenibilità economica e le fonti di finanziamento, sull’illustrazione del progetto d’impesa, è realizzato dal Liceo di Lugo in concerto con CEAS, Centro di educazione alla sostenibilità dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, e FEEM, Fondazione ENI “Enrico Mattei”, per conto di Joule, la scuola di Eni per l’impresa.
Nell’aula magna della scuola e alla presenza delle cariche istituzionali ed imprenditoriali coinvolte nell’attività (Nicola Pondi, sindaco di Fusignano, con delega alle Politiche giovanili dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Fabio Bassi, assessore alle attività produttive del Comune di Bagnacavallo, Fausto Bordini, assessore alla sostenibilità del Comune di Lugo, Lorenzo Ceccolini, Giulia Gulminelli e Giulia Ruta referenti di FEEM, Sonia Guerrini, responsabile del servizio ambiente CEAS), il Dirigente Scolastico del Liceo Giancarlo Frassineti ha sottolineato l’alto valore formativo dell’esperienza vissuta dagli studenti, con lo sviluppo in particolare della competenza chiave europea dello spirito d’iniziativa e imprenditorialità, ringraziando FEEM e CEAS per aver offerto per il terzo anno consecutivo questa opportunità agli studenti del liceo, attivato nel 2022 grazie alla vittoria dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, del premio Sodalitas indetto da Eni, per promuovere sviluppo di intraprendenza, innovazione, creatività, curiosità e lavoro di squadra.
Sotto i riflettori, naturalmente, gli studenti, accompagnati durante il percorso formativo dai propri insegnanti, Franco Fasano e Laura Scardovi, giovandosi delle testimonianze degli imprenditori Alfredo Montanari (co-fondatore di Regenesi), Claudio Berti (direttore tecnico di Getcoo Srl), Luca Medeghini (co-fondatore di Aira Srl) e Luca Roffia (amministratore delegato di Vaimee Srl).
Le brillanti presentazioni delle applicazioni ideate dagli studenti sono state valutate dalla giuria composta da Sonia Guerrini Davide Collini (amministratore delegato di B-Plas Srl), Narmina Barukhova (consulente di Mind the bridge) e Marco Melandri (ricercatore per 2G Carbons Srl).
In totale, sono stati proposti otto progetti:
Optipark, per una «smart city» con segnalazione di parcheggi liberi in città a favore della qualità dell'aria; Everywear, un Instagram tutto dedicato al settore moda ecosostenibile per creare con facilità il proprio oufit di tendenza; Furniroot, piattaforma che tramite intelligenza artificiale fa incontrare giovani artigiani e designer con chi deve arredare la propria casa; Horizonless, piattaforma per la creazione di una comunità di viaggiatori e che fornisce consigli per viaggi ed esperienze sostenibili; Profit Loop, piattaforma di finanziamento alternativo (lending crowdfunding) con una forte componente sociale; Marineris, i fertilizzante per Marte e per i terreni desertici; Pet Sense, un collare tecnologico per il benessere dei cani e un sistema di servizi a 360 gradi; Senseball, strumento per «far vedere» le partite di calcio agli ipovedenti.
Il progetto vincitore, valutato come migliore per la sua fattibilità tecnica e la forte componente sociale, è stato Profit Loop, che ha ricevuto una borsa di studio e l’opportunità di proseguire lo sviluppo del proprio lavoro partecipando al programma «ORa!», promosso da Joule con il supporto tecnico di Mind the bridge e della fondazione Eni.
La giuria ha premiato, con menzione speciale per la capacità degli studenti di lavorare in squadra, la capacità espositiva e la creatività messa in campo, le start up “Marineris Agrismart”, che immette sul mercato fertilizzanti biologici, “Furniroot”, applicabile al mondo del design domestico e “Pet Sense”, che monitora in tempo reale lo stato di salute dei propri animali.
Tutti gli studenti che hanno partecipato al progetto, visiteranno nella prossima primavera l’Eni Green data center di Pavia, all’avanguardia nell’ospitare i sistemi informatici centrali di elaborazione Enel.