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LICEO di LUGO

Liceo Scientifico St. G. Ricci Curbastro con sez. annessa di Liceo Classico Trisi-Graziani

Studentesse e studenti in gruppo

PCTO è l’acronimo che indica il percorso per le competenze trasversali e l’orientamento con lo scopo di avvicinare gli studenti al mondo lavorativo, applicando le competenze acquisite durante il percorso di studi.

Come classe terza dell’indirizzo Scienze Umane abbiamo svolto le attività di PCTO in strutture diverse dell’infanzia e della scuola primaria.

Seguono parti dei nostri resoconti :

“Nelle ultime giornate di gennaio e nelle prime di febbraio 2023 ho svolto la mia esperienza di PCTO in una scuola primaria di Lugo. Ho intrapreso questo percorso come un obbligo e requisito scolastico,  ma non solo :  ho potuto osservare l’applicazione pratica di concetti e conoscenze precedentemente studiate ed  ho anche sviluppato la mia identità di persona.”

“ La mia esperienza di PCTO presso la scuola dell’infanzia “Pueris Sacrum” di Massa Lombarda, durata cinque giorni (dal 30 gennaio al 3 febbraio) è stata un’esperienza fondamentale per il mio percorso scolastico. Per la prima volta, infatti, ho potuto osservare come viene svolto il lavoro presso le strutture per l’infanzia,  aiutando il personale nelle attività giornaliere. Ė stata un’ottima opportunità per mettermi in contatto con adulti competenti. “

“Ho sempre avuto problemi a relazionarmi con gli adulti, e la comunicazione in generale, a rispettare le scadenze e la cosa più importante è la mia poca pazienza. Questo “lavoro” è stato fondamentale nella mia maturazione in questi anni, facendomi crescere molto e cambiare il mio punto di vista."

“Quest’ esperienza mi ha insegnato a interagire con più scioltezza con i bambini e con le educatrici, bisogna essere puntuali e ci sono alcune regole ferree che vanno rispettate. I genitori si fidano nel lasciare i propri figli sotto anche la mia responsabilità, il che mi stimolava molto e mi spingeva a voler imperare sempre di più. Sono diventato meno schizzinoso perché dovevo occuparmi anche dei servizi igienici e ho acquisito molta pazienza e anche molta fiducia in me stesso. Non penso che lavorerei mai in un asilo, tuttavia farei altre esperienze lavorative simili a queste.”

“ Come relazionarsi  è un’esperienza che si impara sul campo; questa skill non può essere insegnata “a voce”. Quest’opportunità mi ha emozionata e mi ha formata professionalmente: ho visto apprendere con gioia, aiutare, imparare, non ho visto trasmettere contenuti, ma ho visto adulti condurre per mano. Questo esattamente è ciò che desidero fare in futuro: l’insegnate che apre la mente, facilita e conduce con gioia. “

“Da questa attività ho imparato a relazionarmi con altri, ad avere pazienza ed empatia, in particolare con i bambini, i quali hanno bisogno di determinata attenzione, ma allo stesso tempo anche della libertà per se stessi e per la loro creatività. Se all’inizio pensavo che quest’esperienza non mi avrebbe insegnato tanto, alla fine mi è sembrato di essere maturata. Sono stata trattata come un’adulta e ho svolto un mestiere a me nuovo per una settimana, e se anche sembra poco tempo è abbastanza per mettersi in gioco.”

“ Ora mi sento molto più sicura di me, ho imparato a rapportarmi meglio sia con gli adulti come i genitori, le educatrici e le ausiliarie sia con i bambini; infatti ringrazierò sempre la scuola per avermi permesso di svolgere questa esperienza.”

“ Relazionarmi con le figure professionali come la coordinatrice pedagogica, le educatrici e le ausiliarie mi hanno portato ad una maggiore sicurezza delle mie capacità. “

Il PCTO è un progetto che abbiamo svolto con entusiasmo , ci ha aiutati a maturare in vari aspetti , a prenderci le nostre responsabilità è servito a chiarirci le idee sugli obiettivi per il nostro futuro, perciò proporremmo di prolungarlo nel tempo e ripeterlo negli anni futuri.

 

Classe 3 ASU Scienze Umane

 

Lugo, 6 giugno 2023

Vescovo, Dirigente e Docenti di Religione

Il Vescovo di Imola mons. Giovanni Mosciatti ha incontrato nella giornata odierna gli studenti del Liceo di Lugo che si avvalgono dell’Insegnamento di Religione Cattolica, in un’Aula Magna gremita, durante l’orario di lezione ordinario.

Accolto dal dirigente scolastico Giancarlo Frassineti e dai docenti del Liceo di Religione Cattolica Flavio Rossi, Ilaria Contarelli, Federica Mazzoli e Valentina Rossini, il Vescovo, a lungo docente di Religione presso il liceo di Fabriano nelle Marche, ha risposto a domande poste dagli studenti, precedentemente predisposte e inerenti a varie tematiche, traendo spunto dal recente lavoro teatrale del regista Gabriele Vacis, Antigone e i suoi fratelli, adattamento della tragedia classica Antigone di Sofocle, in cui sono riprodotte le inquietudini dei giovani del nostro tempo, oggetto di riflessione di studenti e loro docenti nelle settimane precedenti.

Le domande poste dagli studenti, tra le quali la perdita di riferimenti stabili per i giovani, la mancanza di spazi per il confronto, le troppe libertà, il nichilismo, hanno ricevuto articolata risposta da parte del Vescovo.

La sua riflessione ha rimarcato l’individuazione dei riferimenti stabili nel perseguire i veri valori, il vivere insieme, il relazionarsi, la fiducia nell’altro, scoprendo la bellezza dello stare insieme, di essere comunità, dell’importanza della socialità, della solidarietà tra le persone, come emerso nella drammatica esperienza alluvionale, che ha con grande evidenza mostrato la capacità delle giovani generazioni di agire altruisticamente  in aiuto di chi era stato maggiormente colpito, con un’azione solidale che ha prodotto un cambiamento interiore nel sentirsi utile nel giovare agli altri.

La libertà va esercitata nella ricerca della verità, nel senso, innato, di giustizia che ciascuno possiede naturalmente, valori propri dell’uomo di ogni tempo, opponendosi al nichilismo.

L’occasione di grande spessore del confronto con il Vescovo ha costituito un momento di riflessione ricca e profonda per gli studenti e per gli stessi docenti, un arricchimento comune.

 

                                                                                              Il Dirigente Scolastico

                                                                                               Giancarlo Frassineti

 

Dirigente scolastico attorniato dai rappresentanti

Nella giornata odierna, alla ripresa delle lezioni dopo l’interruzione causa la calamità alluvionale, a tutte le 61 classi del Liceo statale G. Ricci Curbastro di Lugo è stato consegnato un Attestato “per lo straordinario impegno civico”.

Nell’Aula Magna del Liceo, il dirigente scolastico Giancarlo Frassineti, coadiuvato dal suo collaboratore Antonio Pirazzini, convocati tutti i rappresentanti degli studenti di classe (due per classe) e d’Istituto, ha ricordato la drammatica emergenza alluvionale vissuta come Comunità, con gravi disagi materiali e emotivi, col timore vissuto per eventi fuori controllo, con evacuazioni, alloggi provvisori, ripristino delle proprie abitazioni.

Nello sforzo comune realizzato per riaprire prima possibile la scuola, ripristinando spazi di socialità protetta, con compagni purtroppo assenti per ancora grave emergenza alluvionale in corso, il dirigente ha esaltato i tantissimi studenti del Liceo impegnati con grande generosità e altruismo nel supportare i più colpiti, organizzati in gruppo di lavoro, nelle operazioni di ripristino di case, strade, aree pubbliche, con azioni di solidarietà di grandissimo valore civico, che inorgogliscono l’Istituto liceale e la comunità tutta.

Per questo l’Istituto ha rilasciato a ogni classe un Attestato di riconoscimento “Per lo straordinario impegno civico”, con la motivazione che segue:

Cari ragazzi, è con viva soddisfazione che oggi, a distanza di poco tempo dall’alluvione che ha flagellato il nostro territorio, vi accogliamo a scuola, porto sicuro dopo questi tormentati giorni.

La riapertura è stata possibile grazie allo sforzo corale del Personale scolastico, delle Istituzioni, degli Enti locali, della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, che si sono posti come valore assoluto e priorità indifferibile il vostro rientro a scuola prima possibile, nonostante tutto.

Un grazie di cuore va alla vostra generazione, a voi “burdel de paciug”, come vi siete definiti declinando nel nostro dialetto quel “angeli del fango” che definirono i tanti giovani che soccorsero Firenze nella devastante alluvione di Firenze nel 1966; vi siete prodigati con grande generosità e altruismo nel supportare i più colpiti, organizzati in gruppo di lavoro nelle operazioni di pulizia, nel ripristino delle case, delle strade, delle aree pubbliche così duramente colpite dall’alluvione.

Ci avete resi orgogliosi davanti a tutto il mondo di essere romagnoli, tenaci, laboriosi, solidali, sorridenti anche nelle più dure calamità. L’attaccamento e il rispetto per la propria famiglia, la casa, la comunità, il territorio è quello che si insegna in Educazione civica: voi avete meritato la lode. A futura memoria questo attestato sia per voi segno della nostra riconoscenza.

Lugo 26 maggio 2023, il dirigente scolastico Giancarlo Frassineti”.

Di seguito all’emotivamente coinvolgente incontro, i rappresentanti degli studenti sono rientrati nelle rispettive classi, portando ai compagni l’Attestato e riferendo la motivazione.

Il Dirigente scolastico Giancarlo Frassineti

Cari studenti,
venerdì, 26 maggio, riprenderemo, le attività didattiche nel nostro Liceo.
Nella drammatica emergenza alluvionale che abbiamo vissuto come Comunità, non conclusasi purtroppo, con gravi disagi materiali e emotivi, col timore vissuto per noi e per i nostri cari per eventi fuori controllo, il primo compito agli Istituti scolastici è quello di riportarvi a scuola, consentirvi la più ampia frequenza in presenza, ripristinare spazi di socialità, di relazione protetta.

Diversi di voi avete subito l’allagamento dell’abitazione, col forte disorientamento derivante dalla perdita di riferimenti, servizi, beni della propria confortante quotidianità; non potranno essere presenti, almeno inizialmente, i vostri compagni di Conselice, Lavezzola, oltre a diversi altri in difficoltà nel raggiungere il Liceo, per i quali cercheremo modalità personalizzate di coinvolgimento.

Diversi di voi siete stati evacuati, alloggiati da conoscenti, senza avere più disponibilità del materiale scolastico, siete stati impegnati nel ripristino delle vostre abitazioni; altri, meno colpiti dai danni, vi siete impegnati e vi state ancora impegnando con grande generosità e altruismo nel supportare i più colpiti, organizzati in gruppo di lavoro, come abbiamo fatto anche noi educatori.

Nessuno ha potuto, materialmente e mentalmente, dedicarsi allo studio e alla preparazione per le valutazioni finali previste nelle ultime settimane di scuola.

Avete fortemente bisogno della vostra Scuola, che sappia accogliervi, avendo come primo obiettivo il rasserenante recupero della socialità all’interno della comunità scolastica.

Dopo una riflessione condivisa con i rappresentanti degli studenti, procederemo come di seguito indicato in questi ultimi giorni di scuola.

Non vi sottoporremo alle verifiche scritte e orali programmate per le classi prima dell’evento alluvionale, di norma conseguenti alla parte finale della programmazione prevista e sviluppata, utilizzando per le valutazioni finali quelle precedentemente acquisite.

Vi offriremo, concordandole, prove di verifica, scritta o orale, per le discipline con insufficienze.

Vi offriremo prove di verifiche se da voi richieste al fine di migliorare la valutazione.

Procederemo nelle lezioni disciplinari, rivedendo argomenti svolti prima della forzata interruzione e sviluppando approfondimenti; allo stato attuale, le attività progettuali non svolte e quelle ancora da svolgere sono sospese.

Svolgeremo le Prove Invalsi d’Inglese di recupero per alcuni studenti di classe quinta martedì 30 maggio; svolgeremo le prove Invalsi per le classi seconde, di Italiano e Matematica, senza nessuna valutazione, nei primi giorni della prossima settimana.

Una preoccupazione particolare va ai maturandi, per i quali dovremo individuare le modalità didattiche più consone, una volta emanata l’Ordinanza ministeriale prevista nel CdM n. 35 del 23/5/2023, con misure specifiche in relazione alla valutazione e allo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione.

Sempre per disposizione normativa, l’anno scolastico è validato pur con la chiusura e la sospensione delle attività didattiche e le assenze per causa di forza maggiore non rientrano, ovviamente, nel computo del monte orario annuale di frequenza scolastica.

Buon rientro, per il quale saranno prevedibili e giustificati eventuali ingressi in ritardo causati da vie di comunicazione e mezzi di trasporto ancora non ottimali.

Un caro saluto,

                                                                                              Il dirigente scolastico Giancarlo Frassineti

 

logo la "memoria di tutti"

L'impegno della Scuola per l’affermazione della cultura della legalità giusta e solidale.
In continuità con quanto avviato lo scorso anno scolastico, il Liceo "Ricci- Curbastro di Lugo" ha aderito  al percorso di pedagogia della memoria dedicato a tutte le vittime innocenti delle mafie con l’intento di porre maggiore attenzione al biennio stragista e sanguinario che segnò l’Italia nel 1992 e 1993; fase in cui l’azione di Cosa Nostra si fece particolarmente violenta, con il susseguirsi di autobombe dirette a colpire alcuni bersagli civili e il patrimonio artistico e culturale del Paese, al fine di influenzare e indebolire lo Stato e la società civile.Il 14 maggio 1993 un’autobomba esplode a Roma, in via Fauro. L’obiettivo era il giornalista e conduttore televisivo Maurizio Costanzo, che ne uscirà miracolosamente illeso. Ventiquattro saranno i feriti. Pochi giorni dopo, il 27 maggio, a Firenze viene fatto esplodere un furgoncino nei pressi della Galleria degli Uffizi in via dei Georgofili. Si conteranno 5 vittime innocenti e danni irreparabili al patrimonio artistico. Nella notte tra il 27 e il 28 luglio ‘93, a Milano, Cosa Nostra conduce una delle azioni più efferate della strategia stragista, portando a segno l’attentato in via Palestro, presso il Padiglione di Arte Contemporanea. Saranno 5 le vittime innocenti e 12 i feriti. In contemporanea, altre due bombe esplodono a Roma, davanti alla Basilica di San Giovanni Laterano e davanti alla chiesa di San Giorgio al Velabro. Venti i feriti.
Anche quest’anno la volontà della Fondazione Falcone non è stata quella di promuovere “un concorso a premi” per gli studenti e le studentesse ma di proporre linee guida che stimolassero  la loro partecipazione e la loro creatività, convinti che il vero obiettivo è far concorrere le forze migliori di questo Paese contro mafie e corruzioni e porre la memoria della lotta alle mafie al centro di una nuova grande costruzione sociale.
La proposta educativa  si è incentrata, appunto, sulla necessità “del fare memoria”, strumento fondamentale, attraverso il quale sviluppare un percorso di approfondimento, rielaborazione e impegno a scuola e nel territorio.
Anche quest’anno le classi , interessate all' iniziativa ,hanno individuato , in autonomia e di concerto con il docente referente, la storia di una vittima innocente delle mafie che aiuti i ragazzi ad approfondire e a costruire una memoria collettiva, stimolando percorsi di conoscenza e riflessione sulle ingiustizie passate e presenti, così come sulle tante esperienze di riscatto civile delle nostre comunità, per farsi quotidianamente animatori del cambiamento.

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